domenica 23 ottobre 2011

Trenitalia nel caos: scioperi, disservizi, licenziamenti

Per cominciare, bisogna considerare i disagi, che in questi mesi hanno accompagnato i pendolari italiani, alla luce della scelta di Trenitalia dirazionalizzare l’offerta dei treni notturni a vantaggio dei treni ad alta velocità. Nello specifico, chi pagherà le conseguenze di questa politica aziendale sono tutti i dipendenti della Servirail, società Wagons lits del gruppo Newrest, che attualmente gestisce in appalto da Trenitalia il servizio di notturno sui vagoni letto. Dal prossimo 11 dicembre, 480 dipendenti, di cui 45 pugliesi, perderanno il proprio posto di lavoro perché la società Wagon lits non parteciperà alla nuova gara di appalto. Le motivazioni di questa scelta vanno ricercate nelle pesanti restrizioni imposte da Trenitalia: il nuovo bando da 55 milioni di euro prevede un netto taglio del 50% rispetto al bando precedente. Tutto sembra però seguire un copione scritto da qualcun’altro. Probabilmente la gara d’appalto sarà vinta da una ditta francese che, dal 12 dicembre, sostituirà l’attuale personale italiano con il proprio. Il marcio del capitalismo ha corrotto anche Trenitalia non curandosi dei licenziamenti collettivi che produrranno tali scelte aziendali. Questa condotta ci fa sorgere parecchi dubbi sulla strategia imprenditoriale di Mauro Moretti, l’amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato. Ci sembra, infatti, che da molti anni Trenitalia stia perseguendo una politica aziendale volta a far estinguere i classici treni universali in favore di quelli ad alta velocità. Di fatto non ci sembra che Trenitalia si sia occupata a sufficienza della manutenzione di questi treni mentre invitiamo ad osservare con quanta rapidità si avvieranno i lavori per l'alta velocità alla stazione Tiburtina di Roma. 

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