Il presidente Napolitano al taglio del nastro. Si temono proteste dei no Tav. La struttura da 150 mila passeggeri al giorno, 20 binari ma anche aree per mostre e conferenze
l’inaugurazione - lunedì 28 novembre - della nuova stazione Tiburtina che Trenitalia ha destinato a crocevia romano dei treni ad alta velocità. I numeri sono colossali, a partire dall’investimento di 330 milioni di euro. E poi circa 150 mila passeggeri in transito ogni giorno, venti binari, quasi 50mila metri quadrati tra percorsi pedonali, la gigantesca hall, collegamenti interni, servizi al viaggiatore, aree per mostre, conferenze e esposizioni, uffici e servizi commerciali. La stazione sarà intitolata a Cavour, anche in omaggio alle celebrazioni per i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia.
Ma i pendolari protestano: ai lavoratori in viaggio da e per Roma non va giù che, a fronte dei 330 milioni spesi per la Tav, siano stati tagliati i fondi per il trasporto regionale.
Ma i pendolari protestano: ai lavoratori in viaggio da e per Roma non va giù che, a fronte dei 330 milioni spesi per la Tav, siano stati tagliati i fondi per il trasporto regionale.
INAUGURA NAPOLITANO - Il taglio del nastro è avvenuto intorno alle 11 e 30 alla presenza del presidente della Regione Renata Polverini, della Provincia Nicola Zingaretti e del sindaco di Roma Gianni Alemanno. A tagliarlo è stato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la cui presenza testimonia il carattere nazionale dell'opera. La nuova Tiburtina è infatti uno dei cinque hub alta velocità, il primo ad essere inaugurato.
«Con la realizzazione di questa grande opera credo si stia dando una di quelle prove che, in questo momento critico, abbiamo bisogno di dare all'Europa, al mondo e a noi stessi», ha detto il Capo dello Stato, sottolineato la necessità di dare dimostrazione «straordinaria capacità di innovazione e realizzazione da parte dell'Italia». Poi Napolitano ha rivolto un particolare «augurio ai ferrovieri italiani che hanno rappresentato uno dei pilastri storici del mondo del lavoro del nostro paese». Ad ascoltarlo da lontano anche i lavoratori della Wagons Lits. Anzi, ex lavoratori: 485 di loro hanno ricevuto le lettere di licenziamento (dall'11 dicembre) dopo che Fs ha stretto un accordo con la francese Thello, che li sostituirà con personale diverso.
«Con la realizzazione di questa grande opera credo si stia dando una di quelle prove che, in questo momento critico, abbiamo bisogno di dare all'Europa, al mondo e a noi stessi», ha detto il Capo dello Stato, sottolineato la necessità di dare dimostrazione «straordinaria capacità di innovazione e realizzazione da parte dell'Italia». Poi Napolitano ha rivolto un particolare «augurio ai ferrovieri italiani che hanno rappresentato uno dei pilastri storici del mondo del lavoro del nostro paese». Ad ascoltarlo da lontano anche i lavoratori della Wagons Lits. Anzi, ex lavoratori: 485 di loro hanno ricevuto le lettere di licenziamento (dall'11 dicembre) dopo che Fs ha stretto un accordo con la francese Thello, che li sostituirà con personale diverso.
SI PARTE L’11 DICEMBRE - Alla cerimonia, oltre al capo dello Stato, parteciperanno il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, il presidente del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Lamberto Cardia, e l’amministratore Delegato, Mauro Moretti. Il vero battesimo del fuoco per Tiburtina avverrà l’11 dicembre, quando partirà l’orario invernale. Ma lo spostamento dei treni dell’Alta velocità da Termini a Tiburtina avverrà gradualmente, visto che si tratta di un’operazione non semplice da gestire. Resteranno a Tiburtina i treni regionali. Quelli che continuano a dare problemi.
TRENI REGIONALI, ANCORA DISAGI - Sulle bacheche Facebook dei comitati utenti – Rieti, Viterbo, Civitavecchia - vengono segnalati continui disservizi , ritardi, guasti, corse saltate. I pendolari protestano e chiedono che «dopo il fiume di soldi spesi per la Tav, si investa anche sul trasporto dei lavoratori, che da anni viaggiano su convogli indecenti». Ma un nuovo allarme in senso contrario viene da Legambiente Lazio: a causa dei continui tagli previsti nelle ultime Finanziarie, nel 2012 le risorse economiche destinate alle ferrovie del Lazio saranno il 75 per cento in meno rispetto a quest’anno.
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