non saranno tagliati i 14 treni sulla tratta Bologna/Verona /Trento/Bolzano, "ex IR", che effettuano fermata nei centri principali (Domegliara, Ala, Rovereto, Trento, Mezzocorona, Ora, Bolzano), con un cadenzamento bi-orario inserito nel quello regionale.
Questo l'esito raggiunto al termine della riunione svoltasi a Roma presso il Ministero dei Trasporti con i tecnici di Trenitalia e delle Regioni e delle Province a Statuto speciale. Salvi quindi i treni "statali", che nel nostro territorio gestiscono quasi 500.000 treni/km. Per dare una misura della loro rilevanza, è sufficiente ricordare che rappresentato 1/3 dell'offerta complessiva di trasporto locale sulla linea del Brennero. Si tratta di treni che garantiscono un totale di 460 posti offerti a treno, con una media di carico di 178 viaggiatori (pari al 40% circa di occupazione media nella tratta sino a Verona). Nel novembre 2010 i passeggeri sulla tratta Verona-Trento erano 8.802, un anno dopo erano saliti a oltre 10.000.
Il Ministero ha accolto le richieste delle Province autonome di Trento e di Bolzano che chiedevano una esposizione "trasparente" da parte di Trenitalia del grado di utilizzo di tutti i treni del "pacchetto statale", che include anche i servizi di Valle d'Aosta, Sicilia e Sardegna: poco equo sembrava infatti ipotizzare tagli su percorsi molto frequentati, con un grado di copertura dei costi che si aggira sul 70%, come per i treni Bologna-Brennero, e mantenere in vita per contro servizi con pochi utenti a bordo.
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