Il caso del sistema informativo di Trenord, velocemente rinnegato dopo 10 giorni di calvario, oltre 100 treni al giorno soppressi, 20 milioni di euro di danni, ritardi biblici per i pendolari, è diventato un caso nazionale. Lunedì in fretta e furia Trenord ha deciso di tornare al vecchio sistema informativo abbandonano quello nuovo che era stato presentato come una novità qualificante ed invece si è dimostrato un disastro.
La situazione è subito migliorata. Non sono mancati momenti surreali, come segnala Monica Maggiore del comitato Viaggiare con dignità che ci manda uno screenshot del sistema informativo di Trenord. “Il treno in questione viaggerebbe con 267 minuti di anticipo”, scherza la Maggiore, “a noi basterebbe che si arrivasse ogni tanto in orario. Giovedì scorso ci abbiamo impiegato 3 ore per tornare da Milano a Crema, venerdì quattro”. Oggi, a sentire i pendolari sulle linee, la situazione parrebbe normalizzata.
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