lunedì 9 gennaio 2012

Sicurezza dei treni merci a rischio per errori di caricamento

Sicurezza dei treni merci a rischio per errori di caricamento. Accade sulle ferrovie svizzere secondo l’Ufficio Federale dei Trasporti (Uft), che nel 2011 ha effettuato controlli su 247 convogli merci di nove imprese ferroviarie, per un totale di 4554 carri. 
Gravi le carenze riscontrate, riconducibili a errori di manipolazione compiuti durante il carico in terminali, scali merci e sui binari di raccordo. Gli esperti dell'Uft hanno rinvenuto coperchi di carri cisterna aperti e parti mobili di carri portacontainer non fissate correttamente; 

questi elementi, in particolare, possono aprirsi durante la corsa del treno e provocare danni importanti. Il peggio però è che, rispetto agli anni scorsi, i casi di errori di carico non sono diminuiti. Nelle ferrovie italiane, le norme per il carico dei carri sono enunciate nella Prefazione Generale all’Orario di Servizio, che a sua volta rimanda ai vari Tomi delle prescrizioni specifiche. A proposito dei treni merci, viene raccomandata la corretta chiusura di tutte le parti mobili dei vagoni, proprio per evitare danni alla rete e alla circolazione ferroviaria. I teloni di copertura, per esempio, devono essere fissati a regola d’arte, per evitare che possano volare via finendo sulla linea aerea di alimentazione (incidente non raro) e spezzarla o abbatterla.
Da qui l’idea lanciata dall’Uft ai responsabili come ‘buon proposito’ per l’anno nuovo: più impegno e più attenzione nel caricamento delle merci sui treni svizzeri. E un approccio del problema ad ampio raggio, perché il problema riguarda non solo il traffico nazionale ma anche quello internazionale. L'Uft ha pertanto convenuto con l'associazione ai caricatori svizzeri (Vap) di puntare insieme su una maggiore sensibilizzazione degli operatori del settore a livello informativo e sul piano della formazione per garantire la sicurezza. In parallelo, l'Uft – che procederà ai controlli anche nel 2012 – prevede di intensificare la collaborazione con le autorità estere di vigilanza e le organizzazioni internazionali del settore.

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