Dal mese prossimo in Toscana è previsto un aumento del 20% del prezzo del biglietto del treno e un contestuale rincaro degli abbonamenti, che saranno vincolati alla dichiarazione Isee (l’indicatore della situazione economica equivalente).
E i pendolari, che all’interno della regione hanno dato vita a diversi comitati, sono pronti a dissotterrare l’ascia di guerra appena seppellita. “I pendolari aretini sono circa 10mila – dichiara infuriato Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima – per una trentina di treni diretti”. Treni su cui, oltretutto, i viaggiatori abituali sono costretti come sardine, “mentre le carrozze di prima classe rimangono spesso semivuote”, ribadisce Da Re.
“Chiediamo alla Regione – continua Da Re – di far declassare le carrozze di prima classe sui treni interregionali per Foligno e per Roma, d’intesa con Trenitalia e le Regioni Umbria e Lazio”.
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