velocizzazione della linea ferroviaria Catania – Palermo. Problema annoso, che ha visto dibattere politici, imprese ed esperti di Ferrovie dello Stato per decenni e che solo adesso pare abbia trovato soluzione. Non è possibile al giorno d’oggi pensare di percorrere i circa 200 km che dividono le due città siciliane in più di 4 ore, non è possibile accettare che l’infrastruttura ferroviaria dell’isola non sia ancora capace di interagire completamente con un tipo di trasporto intermodale.
Velocizzare il tracciato ferroviario esistente tra Catania e Palermo in meno di due anni, spendendo circa 200 milioni di euro, posticipando a tempi migliori il progetto di supertunnel concertato da Rfi. Questo l’obiettivo della delegazione di deputati siciliani che si è riunita oggi nella sede Ars di Catania, su iniziativa di Siciliaway, per fare il punto su quanto fatto al fine di spingere il governo nazionale a percorrere la strada della velocizzazione low cost del tracciato ferroviario che collega i due capoluoghi siciliani. Hanno partecipato all’incontro per il Pdl, il deputato Vincenzo Gibiino, il parlamentare Ue Giovanni La Via, e il deputato Ars Nino D’Asero e, per il Pd, il senatore Enzo Bianco e il deputato Giovanni Burtone. Il senatore Bianco, invece, ha illustrato al ministro Barca il progetto di ammodernamento del vecchio tracciato in occasione dell’iniziativa promossa dallo stesso ex sindaco di Catania e che ha visto partecipare ben 52 parlamentari siciliani. Il deputato democratico, Giovanni Burtone, ha sottolineato in conferenza l’importanza che i lavori di velocizzazione siano, nei limiti di legge, riferiti alle imprese siciliane ricche di professionalità di eccellenza. Raggiungere Palermo da Catania potrebbe non essere più una chimera, ma una realtà. Soli 2 ore e 15 minuti di treno, questo il tempo di percorrenza previsto da C.L.F., renderebbero le due città siciliane più vicine, un intervento realizzabile con risorse ridotte e facilmente rintracciabili.
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