Parte il 9 dicembre ROLA, l’autostrada viaggiante tra Italia e Germania che consentirà di spostare i tir dalla strada alla ferrovia.
Dopo l’abbandono di Okombi, operatore austriaco che finora ha gestito la tratta Trento-Regensburg, Trenitalia e Trasposervizi hanno siglato un accordo per assicurare la continuità del collegamento tra l’interporto di Roncafort (Trento) e quello tedesco di Regensburg (Monaco).
Questo accordo rappresenta un esempio significativo di collaborazione, tra un vettore ferroviario ed un operatore privato nel settore autotrasporto, finalizzata alla pianificazione di un nuovo servizio di trasporto più efficiente ed economico.
ROLA (Rollende Landstrasse) consente un trasporto combinato accompagnato, dove l’intero complesso veicolare, con il conducente, sale sul vagone ferroviario. Una modalità che presenta vantaggi per le Imprese di autotrasporto, in termini di risparmio di carburante, riposo del conducente e maggiore produttività, oltre a ridurre la congestione stradale, la quantità di emissioni di CO2 nell’aria (- 80%) ed il consumo di energia (-77%).
“E’ la prima volta che un operatore privato italiano entra nella gestione del servizio Rola sull’asse del Brennero, il principale corridoio di collegamento tra Italia e Germania”, ha evidenziato Mario Castaldo, direttore della Divisione Cargo di Trenitalia. “Lo fa in accordo con Trenitalia, l’operatore ferroviario leader in Italia, e questo conferisce solidità e un ulteriore specifico know-how all’iniziativa”.
“Abbiamo voluto puntare sul trasporto intermodale – ha dichiarato Luca Baldessari, direttore generale di Trasposervizi – perché crediamo che attraverso la sinergia tra più modalità di trasporto, stradale e ferroviaria, riusciremo a rendere più efficiente il trasferimento delle merci tra l’Italia e il resto d’Europa”.
“E’ una scommessa che le imprese di trasporto e l’intero Paese non possono perdere”, ha concluso Baldessari.
L’autostrada viaggiante rappresenta un’opportunità da cogliere e da sviluppare con convinzione, anche in considerazione dei vincoli al trasferimento stradale delle merci sull’arco alpino, destinati a diventare sempre più stringenti.
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